
I nati del mese di Febbraio hanno sotto la loro stella come pietra portafortuna: l’Ametista.
STORIA
L´Ametista, una varietà violetta del Quarzo, possiede una lunga ed eccezionale storia: ritrovata come reperto archeologico in una grotta della Francia, fu usata per creare gioielli fin dall’età preistorica. Questo fa
dell´Ametista una delle gemme più lungamente usate nel mondo!
Non c’è da meravigliarsi quindi che esistano una moltitudine di leggende e tradizioni legate ad essa.
Apprezzata da Imperatori e Papi. Il nome Ametista risale all’antichità nota fin da tempi immemori, deve il suo nome al greco amethystos, che significa “non ebbro, che non si ubriaca”. Un mito dell’antica Grecia infatti ci narra che Ametista, una ninfa dei boschi, aveva fatto invaghire di sé il dio del vino Bacco, del quale però non gradiva le attenzioni. Stufa dell’insistenza del dio, la ninfa chiese alla dea Diana di aiutarla e fu così trasformata in un bel cristallo limpido. Il dio Bacco, adirato, le versò addosso una coppa di vino, facendole così prendere il caratteristico colore violaceo. Questo mito trova le sue origini nel fatto che nell’antichità si riteneva che la sua formazione fosse dovuta al processo di solidificazione dell’acqua, e proprio per questo le si attribuiva, come abbiamo già detto, la capacità di non far ubriacare. Molte Ametiste venivano utilizzate per impreziosire i ritratti degli Imperatori, il cui taglio impressiona ancora oggi per la sapiente lavorazione. Anche per la Chiesa cattolica,
l´Ametista ha sempre rappresentato un grande potere simbolico. I quarzi violetti incastonati negli anelli vescovili, simboleggiano il vino dell’ultima cena. Questo ha reso l´Ametista per lunghi secoli la gemma dei re, del clero e della nobiltà e fu considerata allo stesso valore del Rubino, dello Smeraldo e dello Zaffiro. Nel 18° e 19° secolo, in Europa, le miniere di questa gemma andavano esaurendosi, soprattutto nelle zone degli Urali e nella vicinanze di Idar-Oberstein. Quasi contemporaneamente vennero però scoperte nuove miniere in Brasile, dove si potevano estrarre Ametiste di ottima qualità e incredibile grandezza. In seguito l´Ametista divenne una pietra preziosa molto utilizzata anche dalla borghesia.



CARATTERISTICHE
Il suo caratteristico colore viola la rende immediatamente riconoscibile. Le sue sfumature variano dal viola scuro intenso, al lilla pallido fino al rosa-viola, così come varia anche la sua trasparenza.
Ancora oggi l´Ametista, a causa della sua popolarità tra i collezionisti, è una delle varietà di quarzo più importanti. Quando si pensa a una gemma viola, viene subito in mente l´Ametista, il colore è l´attributo che ne determina il valore. Le Ametiste prendono il colore dal ferro contenuto in esse. Il ferro fa in modo che i colori giallo e verde della luce incidente vengano assorbiti e la pietra preziosa si mostri di un colore violetto.
L´Ametista si presenta in diverse varietà di colore: i toni pastello si mischiano a tonalità di viola scuro, e sono presenti anche tonalità di verde, giallo e multicolori. La più grande quantità di Ametista proviene dal Sudamerica o dall´Africa. Il Brasile è fino ad oggi uno dei Paesi fornitori più importanti: nessun altro Paese produce Ametiste in cosí grande quantità. Le più famose provengono dalla regione nord orientale di Brejinho o dallo stato federale meridionale di „Rio Grande do Sul“ (Il Grande Fiume del Sud), particolarmente conosciuto per la sua ricchezza di Ametiste. Altre gemme vengono trovate al confine del Brasile e si estendono anche oltre, fino al vicino Uruguay.
L´Ametista Uruguay si distingue per il suo colore viola scuro ed è stimata dagli esperti per i suoi lampi di colore rosso. Dallo Stato africano orientale dello Zambia proviene un´Ametista che mostra sotto i raggi del sole un porpora altrettanto ricco. Rispetto al Sudamerica in Zambia vengono però estratte gemme più piccole.
EFFETTI
Nella cristalloterapia, l’Ametista è nota come pietra dell’equilibrio superiore : agisce infatti sia a livello fisico, che mentale, che spirituale, avendo la capacità di aiutare ad attuare i piccoli e grandi cambiamenti di consapevolezza della vita.
Essendo una pietra del Sesto Chakra, l’Ametista agisce sul sistema nervoso, sia dal punto di vista fisico che psichico. Sotto il primo aspetto, aiuta ad alleviare patologie come mal di testa ed emicrania, inoltre aiuta a riportare i problemi alla giusta dimensione. Sotto il secondo aspetto, le si attribuisce la capacità di placare i pensieri, alleviare lo stress e aiutare a lasciar andare cose e persone, facilitando i distacchi: per questo viene anche definita la pietra della mente.
Dal punto di vista spirituale, l’ametista aiuta a raggiungere la chiarezza mentale. Essendo connessa con il terzo occhio, permette di guardare lontano, andando oltre le apparenze. Le si attribuisce anche la capacità di aiutare ad interpretare meglio il significato dei sogni, essendo anche un valido strumento per chi soffre di insonnia.
Credit: websurce
Conoscevate questa meravigliosa pietra e, sopratutto, sapevate che è le pietra natale associata al mese di Febbraio ?
Qui ad esempio alcune foto prese da @Pinterest.